La Frace F160 è una mountain bike da enduro eccezionale: fresata da un blocco in alluminio del peso di 70 chilogrammi, pensata per tracciati downhill sui terreni più impervi, con una corsa della forcella da 160 millimetri, ruote da 27,5 pollici e carro posteriore a 4 snodi. Saldature? Nessuna! Sarebbe anche inutile con l’alluminio per aerei 7075 usato per la costruzione.
Chi sceglie un materiale come l’alluminio 7075 non pesca a caso fra i prodotti disponibili, bensì ha le idee molto chiare su ciò che gli serve e ciò che vuole. Qualche tempo fa Bernd Iwanow, che fino a quel momento si era soprattutto dedicato alla produzione di componenti per l’industria automobilistica, ha deciso di sviluppare una sua bicicletta. Ma doveva essere qualcosa di speciale. Poiché nel suo stabilimento può contare su tutti i presupposti necessari, non ha tardato a capire qual era il metodo di produzione da scegliere: il telaio della bici doveva essere realizzato completamente con fresatura CNC. Ben presto, però, dopo un’approfondita ricerca in Internet, si è reso conto che la sua era un’idea alquanto temeraria. Fino a quel momento, nessuno era ancora riuscito a uscire sul mercato con una produzione in serie di una mountain bike di questo tipo realizzata con fresatura CNC. “Questo mi ha spinto ancora di più a trasformare in realtà il mio progetto,“ sorride soddisfatto l’appassionato fresatore.
A supporto del suo progetto Bernd Iwanow ha arruolato gli esperti di asportazione truciolo di CERATIZIT. “Acquisto già da tempo da loro i miei utensili e ho un ottimo rapporto con il loro funzionario di vendita“, afferma Iwanow. “Non è un semplice venditore, ma un tecnico applicativo esperto che un tempo ha lavorato lui stesso sulla macchina.” E questo è particolarmente importante per l’imprenditore e il suo progetto della Frace bike. “Provengo dalla produzione di pezzi unici e in quella realtà sono richiesti requisiti diversi rispetto alla produzione di serie. Per poter realizzare la fresatura dal pieno in modo economicamente sostenibile e ottimizzare ulteriormente il processo, posso affidarmi totalmente alla consulenza degli esperti di CERATIZIT.”
Un esempio emblematico è la lavorazione delle piccole cavità sul telaio. Dal punto di vista della programmazione, esse non comportavano grandi problematiche, ma con la tecnica finora disponibile la fresatura diventava un processo estremamente lungo. “Dovevamo assolutamente accelerare i tempi”, ricorda Bernd Iwanow. Si è così rivolto al suo consulente tecnico di CERATIZIT che gli ha proposto una soluzione ottimale. “Invece di usare la nostra solita fresa standard, ci ha consigliato di usare la fresa CCR, che noi abbiamo implementato con una strategia di lavorazione trocoidale. Quando poi abbiamo visto la fresa in azione, io e i miei collaboratori siamo rimasti a bocca aperta! Stavamo tutti come ragazzini intorno alla macchina e guardavamo come la piccola fresa CCR da 6 mm arrivava a una profondità di quasi 25 mm e poi iniziava a far volare i trucioli. Era incredibile,” ricorda Bernd Iwanow. Prima entravamo in obliquo con la nostra fresa, per realizzare le cavità finché non arrivavamo ad ottenere la profondità di taglio desiderata. Ora facciamo innanzitutto un preforo, entriamo con la fresa fino in fondo per tutta la lunghezza del taglio e si parte.”
Anche i dati di taglio hanno impressionato profondamente l’esperto di CNC. “Stiamo viaggiando a una velocità di taglio di Vc 300 m/min e a una velocità di avanzamento di vf 2000 mm/min con un diametro di 6 mm, davvero niente male”, esclama Iwanow. Ritiene che il particolare rivestimento sia uno dei fattori che permettono di raggiungere questi dati di taglio. “Le frese normali non riuscirebbero a reggere un numero di giri così elevato e si brucerebbero”, afferma sicuro. Anche Markus Brunner, responsabile vendite regionale presso CERATIZIT, è di questo parere. “Naturalmente non è così per tutte le frese. Le forze radiali più elevate sottopongono l’utensile anche a sollecitazioni maggiori,” spiega. Oltre alla geometria stabile del nucleo, quindi, il rivestimento ha una notevole importanza.
“Le nostre frese CCR CircularLine sono particolarmente adatte alla fresatura trocoidale e sono dotate di un rivestimento specifico per questo compito”, continua Markus Brunner. “Come tutti i nostri utensili a elevate prestazioni, anche le frese CCR sono dotate del rivestimento DRAGONSKIN, particolarmente robusto e resistente all’usura e in grado di sopportare senza problemi anche notevoli variazioni di temperatura. Nel caso delle nostre frese CCR per la lavorazione dell’alluminio, Dragonskin significa che i nostri utensili hanno un rivestimento DLC. In combinazione con i taglienti affilati e i rompitrucioli, la fresa offre le migliori condizioni per realizzare con efficienza le cavità sul telaio della bicicletta, che certo non sono poche.”
La struttura ideale del telaio della Frace F160 presenta molte cavità che devono essere lavorate con una fresa. Il fatto che ora questo si riesca a fare molto più velocemente di prima rende particolarmente contento Bernd Iwanow. “Con le frese CCR riesco a risparmiare 40 minuti di puro tempo di lavorazione del fodero orizzontale, è una quantità di tempo enorme. Quando avremo trasferito anche la lavorazione del fodero verticale alla fresa CCR, mi aspetto un risultato analogo.” Attualmente l’intero processo produttivo dura circa 60 ore, e questo ovviamente incide sul prezzo. Chiunque sia interessato al telaio di questa esclusiva bicicletta dovrà pagare circa 5000 euro. L’acquirente riceve però un vero gioiello che, prodotto in tiratura limitata, non solo è una rarità, ma è in grado di competere con qualsiasi affermata bici da discesa in termini di prestazioni. Ne è una dimostrazione non solo il parere di professionisti del downhill che hanno già sottoposto la F160 a un severo esame, ma anche l’importante norma di collaudo EFBE, che la Frace ha ottenuto, testimonia d’elevata qualità di questa bici da enduro.
“Era davvero un obiettivo molto ambizioso il mio. Ma grazie al supporto concreto del mio consulente tecnico CERATIZIT e all’utilizzo degli utensili CERATIZIT più indicati sono riuscito a realizzarlo. Ora produco in serie una mountain bike in alluminio fresata integralmente dal pieno, capace di ottime prestazioni anche fuoristrada!” La prima Frace F160 resta ovviamente in possesso del suo creatore. Per la seconda bicicletta Bernd Iwanow ha già registrato il primo ordine cliente: il telaio con il numero di serie 002 è stato consegnato personalmente alla società CERATIZIT Deutschland GmbH di Kempten.